La maggior parte dei sismi, e anche la più pericolosa, è di origine tettonica, cioè si formano lungo le faglie dei margini attivi delle placche a causa del loro reciproco spostamento.
In prossimità dei vulcani, il movimento di masse laviche sotterranee nell'imminenza di un'eruzione può produrre vibrazioni del terreno. Una parte infinitesima dei sismi è dovuta a crollo di caverne, soprattutto nelle zone carsiche.
Pur avendo ipocentro superficiale gli effetti sono limitati. Pochissimi sono quelli provocati dalla caduta di frane o in genere, dallo spostamento di grandi masse rocciose. Si tratta di sismi di limitata estensione e intensità.